La Giornata Mondiale della Meteorologia nel segno dei cambiamenti climatici

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Il 23 marzo ricorre la Giornata Mondiale della Meteorologia, una manifestazione che celebra l’entrata in vigore della convenzione dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale del 1950. Si tratta di un organo nato per promuovere lo scambio di informazioni in ambito meteorologico e la standardizzazione delle rivelazioni tra i 189 stati e i territori membri.

Come ogni anno il World Meteorological Day si concentra su una tematica particolare, e quest’anno l’attenzione non può che essere rivolta ad una delle questioni centrali del dibattito meteorologico, ossia quella dei cambiamenti climatici.  “Hotter. Drier. Wetter. Face The Future” è lo slogan della manifestazione, che si proietta verso una possibile soluzione da attuare nell’imminenza.

Dalle ondate di calore che colpiscono il Nord Europa, fino alla siccità e alle precipitazioni eccezionali che hanno caratterizzato il 2015 causando inondazioni in Malawi, Zimbabwe e Mozambico, il nostro clima è sempre più soggetto a variazioni e squilibri che spesso è complicato controllare.

Fortunatamente la minaccia dei repentini cambiamenti climatici,  e le relative prove scientifiche, hanno convinto i governi mondiali ad intervenire con urgenza sulla questione e a promuovere ulteriori ricerche e investimenti per abbassare le emissioni di carbonio, soprattutto nel settore energetico.

In questo senso è necessario uno sforzo collettivo forte e coeso per far fronte ad un fenomeno destinato ad incidere pesantemente sulle sorti del nostro pianeta.

La Giornata Mondiale della Meteorologia nasce proprio dall’idea di allineare tutti i Paesi del mondo ed incoraggiarne la collaborazione, lo sforzo comune di istituzioni e cittadini tanto nella ricerca quanto nella realizzazione di un progetto a lungo termine per ridurre l’impatto dell’uomo sul clima.