Dieci “cose” al tempo del Covid

Cara Amica, caro Amico,

l’Agenda 2030 fissa i 17 obiettivi verso i quali dobbiamo tutti tendere, come famiglia umana, se vogliamo continuare ad abitare questo Pianeta ancora per lungo tempo.

Questo anno incredibile e tragico non ha certamente aiutato le nazioni ad avvicinarsi alla meta, ma il pericolo Covid-19 non può essere un alibi per smettere di fare, anzi: proprio perché stiamo ancora attraversando un momento difficile dobbiamo essere ancora più concentrati sui comportamenti che è necessario adottare per salvare noi stessi e le generazioni future.

Il Covid-19 esiste, ad oggi ha causato oltre un milione di morti in tutto il mondo, non è stato ancora debellato e, anche se non si vede, è una minaccia reale per la nostra salute e quella dei nostri cari. Per questo motivo dobbiamo proteggere noi stessi e le nostre comunità in tutti i modi possibili.

Abbiamo tracciato un piccolo decalogo, sperando che sia di una qualche utilità:

  1. Indossare una mascherina, che copra naso e bocca, tutte le volte che siamo in mezzo agli altri. Questa precauzione previene l’ingresso attraverso bocca e naso di goccioline che potrebbero contenere il virus, o, se siamo stati infettati e non lo sappiamo, ci impedisce di diffondere involontariamente il virus. Questa precauzione non ci impedisce di comunicare, di parlare al telefono, di sorridere. Siamo esseri sociali: non lasciamo che una mascherina ci renda estranei.
  1. Mantenere il distanziamento: fisico, non emozionale. Possiamo continuare ad aiutarci, parlare, passeggiare, ricordandoci che stare molto vicini e a lungo aumenta le probabilità di trasmettere involontariamente il virus.
  2. Laviamoci le mani: continuiamo a farlo e a farlo bene. Sapone, acqua calda se possibile, movimenti accurati che tocchino tutte le aree (qui un tutorial di ripasso).
  3. Scarichiamo l’App Immuni: è uno strumento di tracciatura gratuito, rispettoso della Privacy, efficace se adottato su larga scala. Se hai domande in proposito, qui trovi le risposte alle domande più frequenti: https://www.immuni.italia.it/faq.html. Noi al Museo l’abbiamo già scaricata, tu cosa aspetti?
  1. Cambiamo l’aria: con l’arrivo dell’inverno le finestre sono sempre chiuse. Per abbassare il rischio di infezione è bene arieggiare la stanza in cui stiamo facendo qualcosa. Apri la finestra per cinque minuti ogni ora, approfittane per fare due passi e poi torna a quello che stavi facendo.
  2. Usiamo il buon senso: se siamo in troppi ad un tavolo il rischio aumenta in maniera inaccettabile. Se andiamo a fare due passi in centro e vediamo che ci sono già molte persone, cambiamo itinerario. Se abbiamo sempre il cellulare in mano dobbiamo ricordarci di disinfettare anche lui. Molto più di una gomma che è rimasta nel portapenne per qualche giorno, inutilizzata. Quindi: niente panico, massima allerta e attenzione ai dettagli. Lo si fa per sé stessi e per gli altri.
  3. Aiutiamoci a vicenda: nessuno è chiamato a fare la spia, nessuno esprime giudizi. Possiamo immaginare che se ho la mascherina messa male, forse, semplicemente, non me ne sono accorto. Per cui sono grato a chi mi aiuta a rimediare e non maltratto chi mi chiede di essere responsabile. Il rispetto reciproco non è un di più, ma il fondamento del vivere insieme.
  4. Non solo bocca e naso. Gli occhi, per esempio, sono una via di ingresso ai germi, così come lo sono le ferite della pelle. Per cui: prenditi cura delle tue mani, e ricorda che finché la pelle è integra la barriera protettiva funziona. Ma un dito passato inavvertitamente vicino ad un occhio potrebbe essere un veicolo involontario di infezioni. Quindi: lava spesso le mani (l’abbiamo già detto, lo sappiamo. Ripetiamolo, male non fa) e non sfregarti gli occhi.
  5. Se puoi, utilizza i mezzi pubblici lontano dall’ora di punta. Scegli la bici per spostarti in città. Cammina mantenendo la distanza di un metro da chi ti circonda.
  6. Chiedi agli anziani se hanno bisogno d’aiuto. Se questo momento è difficile per tutti, per alcuni lo è di più. Facciamo quello che è in nostro potere per i più fragili. Quando sentirete un grazie arrivare da sotto quella mascherina, sarete ripagati per quella attenzione in più. E ricordiamoci che quando abbiamo a che fare con le persone anziane dobbiamo essere super protettivi per non mettere a rischio la loro salute.

Grazie, dal Museo A come Ambiente.

Per gli amici, MAcA.

 

 

Torino, 21 ottobre 2020